sabato 18 gennaio 2025

Tassi di cambio e volatilità: euro e lira a confronto

Ultimamente, come molti altri miei coetanei, sono totalmente immerso in quella che ogni universitario potrebbe definire la bolla della sessione. Una spazio temporale all'interno del quale la vita diventa (almeno per me) totalmente standardizzata. Le giornate scorrono pressoché identiche, in un limbo tra studio (talvolta di cose molto interessanti, talvolta meno) e istanti di distrazione. In uno di questi istanti di distrazione mi sono imbattuto in questo:


Grafico 1



Ove, come si può dedurre dal titolo, è illustrato lo storico del tasso di cambio nominale tra valuta italiana, sia essa lira fino al 1999 sia essa euro dal '99 ad oggi, e il dollaro americano. La prima constatazione abbastanza importante da fare è sottolineare la generale tendenza ad apprezzarsi del dollaro, che nonostante alcune fasi specifiche di deprezzamento (tra '84 e '88 o tra 2002 e 2009) si è sostanzialmente sempre apprezzato nei confronti della valuta nazionale italiana.

(Nota bene: nel grafico sopra è rappresentata la quantità di valuta nazionale necessaria per acquistare un dollaro, ne consegue che se il cambio sale, cioè serve più valuta nazionale per comprare un dollaro, la valuta nazionale si deprezza!)

 Un noto economista che è solito scrivere su un noto blog, e che è solito attribuire all'Euro tutto il male che c'è in questo mondo, sarebbe portato a pensare (ed effettivamente pare lo abbia pensato dal momento che lo ha scritto!) che in realtà, guardando l'andamento del tasso di cambio nominale di cui sopra, l'euro non abbia portato tutta questa stabilità che si è soliti attribuirgli. Quello che bisogna fare, per dimostrare se questo economista dica effettivamente il vero, è confrontare la volatilità del tasso di cambio nei due periodi (nel periodo in cui avevamo lira e nel periodo attuale, quello con l'euro). Quello che decido di fare è quindi di prendere 25 anni del cambio nominale ITA/USA con la lira (nello specifico prenderò dal punto rosso al punto giallo del grafico 1) e confrontare la sua volatilità con il periodo euro (anche qui 25 anni, dal '99 al 2024, nel grafico 1 dal punto giallo a quello verde). Primo problema: come calcoliamo la volatilità del tasso di cambio? Calcoliamo la variazione logaritmica periodo su periodo (in questo caso mese su mese essendo i dati mensili), in modo da avere un confronto omogeneo tra periodo lira e periodo euro, successivamente dalle variazioni logaritmiche deriviamo la deviazione standard, una misura chiara e indiscutibile di volatilità del tasso di cambio. E' quello che dunque mi accingo a fare, iniziando dal Periodo Lira 1973-1998:



Grafico 2



In basso a destra trovate la deviazione standard (pari a 0,0259) che utilizziamo appunto come indicatore della volatilità del cambio ITA/USA. Svolgendo lo stesso procedimento per il Periodo Euro 1999-2024 ottengo quanto segue:



Grafico 3



Mantengo i valori della scala di sinistra identici nei due grafici (con 0,12 estremo superiore e -0,08 come estremo inferiore). La scala permette infatti già di visualizzare graficamente la maggiore volatilità del tasso di cambio nel Periodo lira rispetto al Periodo Euro. La maggior volatilità del cambio viene ulteriormente confermata dal calcolo della deviazione standard delle variazioni logaritmiche, che nel caso del Periodo Euro risulta essere inferiore rispetto al Periodo Lira (0,0217 contro 0,0259). Per dare un'ulteriore visione di insieme posso unire le due serie in un unico grafico, con le rispettive deviazioni standard: 


Grafico 4



Di conseguenza la minor volatilità (e dunque la maggior stabilità) del cambio nel Periodo Euro appare (soprattutto dal calcolo delle Dev. Standard) chiara. Per provare però a visualizzare meglio graficamente la minor volatilità del cambio (se ancora non bastasse) nel periodo euro possiamo restringere il campione temporale utilizzato. Possiamo quindi confrontare gli ultimi 10 anni di lira con gli ultimi 10 anni di euro (confrontiamo quindi la volatilità del cambio tra 1988-1998 e 2014-2024):


Grafico 5


In questo caso, utilizzando un campione temporale inferiore, si riesce ad apprezzare meglio anche graficamente la maggiore volatilità del cambio ITA/USA nel periodo Lira. In questo caso le deviazioni standard divergono ulteriormente (0,02704 nel periodo Lira contro 0,01702 del periodo euro). 

Ora, io non nutro particolare simpatia per il progetto di costruzione europea, ma la maggiore stabilità che ci ha garantito l'euro è un fatto evidente che emerge, tra le altre cose, anche guardando alla volatilità del cambio ITA/USA come abbiamo fatto sopra. Ci sono tanti ulteriori aspetti sui quali si può discutere criticamente della costruzione europea, a partire dal tema dell'eccessiva regolamentazione e dal Patto di Stabilità, ma sulla questione della (guadagnata) stabilità valutaria le chiacchiere stanno a zero.


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