Torno dopo una lunga ma giustificata (vi assicuro) assenza perchè dopo il primo maggio ne ho sentite veramente di ogni sul mercato del lavoro. Tutto è nato fondamentalmente da questo videomessaggio del Presidente del Consiglio, al quale si sono susseguite una serie di reazioni impazzite che raggiungono il punto di massimo (peak) in questo delirante post della piddina Morani (che rappresenta ulteriore evidenza di una mia tesi ormai sempre più verificata: chi fa grafici a tema economico in tre dimensioni, con una probabilità prossima a 1 non capisce na sega ehm 'na mazza di quello di cui parla). Ora siccome sull'andamento recente (seppur non recentissimo) del mercato del lavoro sento con la massima umiltà di potervi mostrare qualcosina, dal momento che ho dovuto produrre 164 grafici per un report proprio relativo alla dinamica del mercato del lavoro nell'ultimo anno, vi dico la mia.
Ci tengo anche a sottolineare che mi spiace molto sentire economisti che stimo come Tito Boeri scadere nella più becera propaganda anti-governativa a piazzapulita su La7. Nel senso che senza dubbio i toni del governo sull'andamento del mercato del lavoro sono eccessivamente trionfalistici, e si potrebbe sempre fare di più e meglio, ma che i principali indicatori del labor market italiano stiano raggiungendo risultati estremamente positivi è innegabile.
Comunque, come database di riferimento (vanno sempre citate le fonti!) ho utilizzato quello di ISTAT.
Iniziamo dalle 'bbasi' e vediamo l'andamento di tutti (ma proprio tutti) gli occupati.
Questa è la serie storica degli occupati per la fascia d'età 15-64 (l'età lavorativa) dal 2024 ad oggi (che è, in questo grafico, gennaio 2025). In termini assoluti abbiamo evidentemente raggiunto un massimo storico, ma il 'livello' che qui vedete rappresentato in termini assoluti ci dice in realtà molto poco se preso da solo, nel senso che nel numero di occupati totali non si tiene conto della dinamica demografica e dell'andamento della popolazione totale.
Facciamo un esempio. Nello scenario A ho una popolazione in età lavorativa di 30 milioni di persone, di cui 22 milioni sono occupati. Nello scenario B invece la popolazione in età lavorativa è salita a 40 milioni, di cui 25 milioni occupati. Convenite con me che, nello scenario B, nonostante il numero assoluto di occupati sia aumentato, il mercato del lavoro è evidentemente più debole? Infatti nello scenario B solo il 62,5% della popolazione in età lavorativa è occupata, contro il 73,3% dello scenario A. Per catturare questo fenomeno bisogna osservare il tasso di occupazione, ed eccolo di seguito....
Che osserviamo? Anche qui record storico ventennale, con un tasso di occupazione 15-64 che risulta sopra il 62%. Se vogliamo fare uno zoom ulteriore, possiamo visualizzare la cosiddetta 'variazione tendenziale' (in inglese 12m delta), e cioè la variazione del tasso di occupazione in ogni mese del 2024 rispetto allo stesso mese dell'anno precedente:
Non mi pare male! Ma attenzione, perchè come molti vanno ripetendo da giorni, non contano solo i posti di lavoro creati ma anche la qualità degli stessi. Del resto se creiamo tanta nuova occupazione precaria, non c'è molto di cui essere allegri....ma anche qui se si guardano i dati, le evidenze sono quelle che seguono:
(qui mi era stata commissionata la fascia d'età 15-89, rispetto a prima non cambia nulla ai fini della descrizione che stiamo facendo...di seguito trovate il 'MoM Delta', e cioè la variazione congiunturale, o per dirla in soldoni, la variazione mese su mese in tutto il 2024 degli occupati 'temporary' cioè i precari, e 'permanent' cioè quelli a tempo indeterminato)
Mi state dicendo che in tutto il 2024 gli occupati precari hanno avuto una variazione negativa (cioè si sono ridotti - eccezion fatta per settembre 2024), mentre i 'permanent' sono aumentati? Leggendo tweet come quelli della Morani, o ascoltando
Giuseppi non si direbbe...
Ok ok ma ancora non basta, veniamo alle cose che (giustamente, anche dal mio indipendente punto di vista) interessando maggiormente alla sinistra, ma l'occupazione femminile?
Anche qui registriamo record storico sia in termini assoluti (in livelli), sia in termini relativi (con il tasso di occupazione ai massimi storici sopra il 53%). Per capire ulteriormente la rilevanza storica dei risultati dell'occupazione femminile, può aiutare il grafico che segue:
La linea grigia mostra la media dell'andamento degli occupati femminili cumulati da Gennaio a Dicembre di ogni anno dal 2004 al 2023. In rosso trovate l'andamento cumulato del 2024, che come potete facilmente constatare è ampiamente sopra la media storica!
Se dobbiamo valutare i contributi per fasce d'età alla nuova occupazione nel 2024 (cosa che provava a fare la Morani
qui) i risultati sono quelli che seguono:
Ed in effetti, il contributo della fascia giovanile (15-34) non è stato positivo. Ma questo è fondamentalmente causa dell'inverno demografico che stiamo vivendo e con cui, se non si invertirà la tendenza come purtroppo credo, dovremo convivere ancora per anni. Nel senso che se ci sono sempre meno giovani, sarà logico che il loro contributo alla dinamica occupazionale sarà via via sempre più ridotto.
In ogni caso,
la dinamica del mercato del lavoro italiana è complessivamente positiva (del resto, tra le altre cose, come vi ho mostrato
qui, l'output gap è positivo, secondo le nostre stime - quelle di Kalistat - e anche secondo quelle del FMI). Trovo quindi veramente stucchevole l'atteggiamento delle opposizioni, che di questo passo finiranno per regalare un altro mandato a Meloni.
Il tema su cui è corretto insistere è quello del salario minimo, nel senso che la dinamica salariale come abbiamo visto qui è effettivamente molto negativa (soprattutto per alcuni settori come i servizi), il salario minimo può essere una risposta, se correttamente formulato. Ma raccontare fesserie, come ha fatto Morani strumentalmente
qui, nuoce fortemente alla causa (e anche alla mia residua pazienza nei confronti della sinistra istituzionale italica...)
Per oggi tanto vi dovevo....