giovedì 27 marzo 2025

20 anni di salari reali

Ho iniziato a scrivere la tesi e dunque intrattenervi qui diventerà per i prossimi mesi sempre più difficile, ma del resto, questo di #odysseaneconomics è un progetto di lungo periodo, lo stesso Ulisse impiegò del tempo a tornare a Itaca....

Intervengo quindi rapidamente su una delle questioni di cui si è dibattuto di più negli ultimi giorni (chiaramente a sfondo economico). Il tema è quello dei salari reali (o di quel che ne rimane), in relazione a questo rapporto dell'Ilo (International Labour Organization), che i nostri amici operatori informativi (che informano ma non sono informati) ci dicevano essere uscito 'oggi' (cioè il 24/03/2025 - data della pubblicazione dell'articolo su LaStampa) quando in realtà il dato riportato fa riferimento ad un documento pubblicato dall'Ilo (quello che vi ho linkato sopra) il 28 Novembre 2024.

Ora, lo scenario è effettivamente desolante ma quello che voglio mostrarvi oggi sono un po' di dati specifici sull'Italia che sto approfondendo in merito al progetto Kalistat. La realtà dei salari in Italia negli ultimi 20 anni è quella che vi mostro di seguito: 

(I dati li potete trovare nella sezione 'Wages according to collective labour agreements' che trovate nel database ISTAT....ma non disperate....Kalistat sta arrivando)







In giallo trovate l'HICP (Harmonised Index of Consumer Price) e quindi l'Indice armonizzato dei prezzi al consumo, e si tratta in sostanza della principale misura dell'inflazione che si utilizza a livello europeo. In rosso trovate i salari nominali cosi come stabiliti secondo CCNL del pubblico impiego, in blu trovate i salari nominali cosi come contrattati nei CCNL con il settore privato. La differenza tra la curva gialla (l'inflazione) e le due curve dei salari nominali, ci restituisce il salario reale, cioè il potere di acquisto dei lavoratori, per quelli della PA e per quelli del settore privato. 

Se la curva delle retribuzioni nominali sta sopra quella dell'inflazione, il potere d'acquisto aumenta, al contrario, se rimane al di sotto della curva gialla dell'HICP, il potere d'acquisto diminuisce.

Partendo dall'inizio, potete notare come le retribuzioni nominali dei lavoratori della pubblica amministrazione sono rimaste ferme dal 2010 al 2018 (i CCNL della PA non sono stati rinnovati al rialzo sui salari). I lavoratori del settore pubblico dal 2011 vivono una costante erosione del loro potere d'acquisto, lo stallo delle retribuzioni è francamente desolante e lo approfondiremo nello specifico dopo. La linea blu del settore privato mostra una crescita costante per tutta la durata del campione, i lavoratori del settore privato hanno visto il loro potere d'acquisto crescere dal 2009 al 2021. I problemi grossi, come potete vedere, arrivano all'inizio del 2022. L'inflazione inizia a galoppare trainata dai prezzi dell'energia (nel febbraio del '22 scoppia la guerra in Ucraina) e da quel momento il potere di acquisto dei lavoratori del settore privato si è tragicamente eroso. Il boom inflattivo del 2022 ha ulteriormente aggravato la posizione dei lavoratori del settore pubblico. Il balzo nella linea rossa è probabilmente dovuto al rinnovo dei contratti CCNL, rinnovo 'comulativo e retroattivo' tipico della PA, devo fare ulteriori approfondimenti su questo, ma ciò che ci interessa (dal momento che parliamo di indici) è la dinamica, e quel balzo nelle retribuzioni della PA non altera la dinamica complessiva rispetto alla tendenza precedente. Il fatto incontrovertibile è che negli ultimi anni l'inflazione è cresciuta costantemente di più rispetto alle retribuzioni nominali sia nel settore pubblico che in quello privato. Ora approfondiamo ulteriormente e 'zoommiamo' nelle varie sottocategorie di 'Pubblica Amministrazione' e 'Settore Privato' che ISTAT ci offre: 







Scomponendo il 'Settore Privato' della figura 1 possiamo visualizzare l'andamento delle retribuzioni nel settore agricolo, nel settore industriale (manifattura, costruzioni etc.) e nel settore dei servizi privati (che racchiude diverse tipologie di lavoratori, da quelli delle farmacie ai servizi postali, trasporti - l'elenco completo lo trovate su ISTAT). Quello che possiamo constatare è la maggiore dinamicità del settore industriale dove le retribuzioni nominali sono cresciute più dell'inflazione nel 2024 e continuano su questo path positivo anche nei primi mesi del 2025 (i lavoratori del settore industriale, dalla manifattura alle costruzioni, sono quelli che ‘stanno meglio’ nella fotografia che questi dati offrono). Registriamo poi un balzo significativo nelle retribuzioni nominali del settore agricolo nel 2024 che tuttavia risulta insufficiente a compensare la perdita reale nel potere d’acquisto che persiste anche nel 2025. Al terzo posto si classifica il settore dei servizi privati, che è quello che reagisce di meno in termini di aumento di retribuzione nominale. Ma la grande vergogna la osserviamo nel settore pubblico:







Vi ho selezionato in questo caso il settore sanitario (SSN) il settore dell'istruzione pubblica (a tutti i livelli) e le forze dell'ordine. Voglio sottolinearvi la differenza tra la frequenza di aggiornamento dei CCNL (con aumenti salariali) fino al 2010 nonostante la bassa inflazione (i rinnovi al rialzo dei CCNL li vedete chiaramente nelle 'scale' delle linee nel grafico) rispetto ai rinnovi post 2010. Dal 2005 al 2010 (5 anni) registriamo infatti tre rinnovi dei CCNL del settore pubblico con aumenti delle retribuzioni nominali (e anche del potere d'acquisto dal momento che tutte e tre le linee stavano sopra la linea gialla dell'HICP). Dal 2011 al 2021 (10 anni) solo 2 rinnovi con aumenti salariali significativi dei CCNL, il terzo arriverà solo a fine '22. 

La realtà è quindi che gli insegnanti (di ogni ordine e grado), le forze dell'ordine, i medici, gli infermieri ed in generale gli operatori sanitari del sistema sanitario nazionale vedono sostanzialmente dal 2011 diminuire il proprio potere d'acquisto. 

Questo è evidentemente materiale di riflessione per gli amici della CGIL, per tutto il mondo sindacale e anche per parte della Sinistra politica (se ancora esiste).

Tanto vi dovevo, un po' di materiale sui salari e sulle contrattazioni ve l'ho proposto, tutto il resto lo trovate qui...

Ci risentiamo (tesi permettendo....)

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